Tutte queste cartelle esattoriali saranno cancellate nel 2025

Alcune cartelle esattoriali saranno cancellate nel corso del 2025. Un importante aggiornamento sulla delicata questione.

Uno dei temi scottanti in ambito fiscale riguarda le temute cartelle esattoriali, vera croce e delizia per milioni di contribuenti, dalle persone fisiche alle piccole aziende e imprese. La riforma fiscale entrata in vigore dal primo gennaio ha apportato delle notevoli modifiche nell’ambito della riscossione che occorre ricordare.

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Tutte queste cartelle esattoriali saranno cancellate nel 2025 – pensioniblog.it

Le cartelle esattoriali sono gli atti con cui l’Agenzia delle Entrate Riscossione (ADER) comunica ai contribuenti l’avvio della procedura di recupero dei crediti vantati dagli enti pubblici nei loro confronti. Quindi si tratta del documento che l’ADER invia ai contribuenti per informarli del loro debito nei confronti di enti come Comuni, INPS, Agenzia delle Entrate. Proprio le cartelle esattoriali sono al centro di un’importante novità.

Cartelle esattoriali, ecco che cosa sta cambiando

Connessa alla modifica dei piani di dilazione dei pagamenti, la riforma della riscossione prevede il discarico automatico delle cartelle con la cancellazione dal 2025 dei debiti inesigibili. Quindi dal primo gennaio di quest’anno dopo cinque anni le cartelle esattoriali non riscosse potranno essere restituite all’ente creditore.

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Cartelle esattoriali, ecco che cosa sta cambiando – pensioniblog.it

Questo potrà decidere se restituirle di nuovo all’agente della riscossione o cancellarle definitivamente perché valutate non più esigibili. Occorre fare attenzione, il discarico non prevede la cancellazione di tutte le cartelle esattorialidegli ultimi cinque anni, ma la restituzione delle cartelle inesigibili all’ente impositore che potrà togliere le somme dai bilanci.

Comunque il discarico funziona solo per i crediti impossibili da recuperare ad esempio per fallimento del debitore, perassenza di beni del debitore, per mancanza di nuovi beni oltre a quelli già valutati che non hanno permesso il recupero delle somme. Il discarico poi è possibile anche prima dei cinque anni canonici.

Infatti per la riforma è possibile la restituzione anticipata delle somme iscritte a ruolo in casi particolari. Nello specifico dopo 24 mesi per i carichi affidati all’agente riscossore prima dell’entrata in vigore del decreto sula riforma fiscale. Oppure tra il 24esimo e il 30esimo mese successivo alla presa in carico dell’ADER se le cartelle sono state affidate dopo l’entrata in vigore del decreto.

Una motivazione della scelta della riforma della riscossione è che in tale modo si libera il personale da impegni inutili per dedicarsi al recupero delle somme realmente esigibili. La cancellazione del debito comunque non si basa solo sul tempo trascorso senza riuscire a recuperarlo, ma sulla stima della possibilità di recupero, sulla situazione finanziaria del debitore e sull’ammontare del debito stesso.

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