A pochi giorni dalle elezioni politiche del 4 marzo 2018, quello che emerge dai sondaggi è tutt’altro che rassicurante. Sembra, infatti, che la nuova legge elettorale, il tanto discusso Rosatellum, potrebbe creare una situazione d’ingovernabilità nel nostro Paese, che, come sappiamo, non si trova sicuramente in un momento stabile. I dati dei sondaggi delle elezioni politiche parlano molto chiaro: anche se sappiamo benissimo che nei prossimi giorni le cose potrebbero cambiare e che prima degli scrutini ufficiali si può solo parlare d’ipotesi. Il quadro che però potrebbe delinearsi, alla luce dei sondaggi odierni, non sembra per nulla rassicurante.

Partiti e coalizioni

Secondo i sondaggi delle elezioni politiche effettuati in questi giorni, alle porte delle votazioni, il singolo partito con più voti potrebbe essere il Movimento 5 Stelle, seguito dal Pd di Matteo Renzi che vede nella sua coalizione una crescita prevista anche per la lista di Emma Bonino. Seguono Forza Italia e la Lega di Salvini che, insieme a Fratelli d’Italia di Meloni, potrebbero raggiungere i voti più consistenti a livello di coalizione. Parlando, infatti, di coalizioni, il centrodestra sembra essere per il momento il favorito: secondo i sondaggi attuali potrebbe addirittura conquistare 283 seggi, seguito dal centrosinistra che ne potrebbe guadagnare 158 e dal Movimento 5 Stelle che potrebbe raggiungere i 152 seggi.

Da questi sondaggi sulle elezioni politiche è piuttosto evidente che un singolo partito, oppure una singola coalizione, non potrebbe governare il Paese. Sarebbe quindi indispensabile stringere alleanze con l’opposizione perché, in caso contrario, il nuovo Governo potrebbe non riuscire a instaurarsi. Immaginare tuttavia delle coalizioni ulteriori rispetto a quelle già in atto, sembra impossibile, a fronte di una totale mancanza di accordi su numerose questioni.

Si tratta di previsioni fatte alla luce d’interviste che potrebbero però alla fine rivelarsi poco veritiere, in tutti i casi, una cosa è certa: il rischio di ingovernabilità esiste e non si può di certo fingere che non sia così. L’unica cosa da fare è attendere i primi exit poll delle elezioni politiche per pronunciarsi in modo più sicuro, ma senza dubbio, se dovesse davvero rivelarsi così, l’esito di queste elezioni sarebbe davvero critico.

Alle porte delle votazioni

Le votazioni 2018 per decidere chi mettere al governo d’Italia, ormai sono alle porte. Le coalizioni sono state create, i programmi elettorali sono stati dichiarati, così anche i nomi chiave dei candidati proposti. Ormai non si può fare granché, se non riflettere e scegliere la propria lista. Con i primi exit poll si potrà avere una prima idea dell’evolversi della situazione italiana, ma alla luce dei sondaggi attuali sembra proprio che una scelta decisa oggi non ci sia ancora, anzi sono alte le possibilità di avere un preoccupante astensionismo. L’indecisione, la confusione, la mancata fiducia sembrano, infatti, farla da padrona. Quello che resta vivace è il desiderio di cambiamento, anche a fronte delle tante promesse sulla bocca dei candidati, che si spera sempre siano, almeno in parte, messe in atto. Tutto questo nella speranza che l’Italia non si trovi ad affrontare l’ennesimo fallimento. Poiché a pagarne le conseguenze, come sempre, sono alla fine i cittadini.