In alcuni casi sono previsti aumenti importanti: una novità di rilievo per i percettori dell’Assegno di Inclusione (AdI).
La misura che insieme al Supporto per la Formazione e il Lavoro (SFL) sostituisce il Reddito di Cittadinanza (RdC) è l’Assegno di Inclusione (AdI), introdotto ormai da più di un anno. La prestazione è destinata alle famiglie in maggiori difficoltà sociali ed economiche e prevede un percorso obbligatorio di reinserimento lavorativo, oltre a un contributo mensile al reddito.

È l’INPS a erogare mensilmente la somma, sotto forma di ricarica della carta elettronica connessa alla prestazione. Una misura importante quindi che coinvolge centinaia di migliaia di beneficiari. L’attesa per i pagamenti è quindi molto alta, accresciuta dopo l’aggiornamento che ha prodotto la possibilità di ricevere sostanziosi arretrati per molte famiglie.
AdI, a chi spettano gli arretrati in arrivo
Già nel mese di aprile numerose famiglie hanno avuto dei corposi aumenti dell’importo ricevuto con la ricarica grazie a una modifica della prestazione. La correzione riguarda il calcolo dei carichi di cura che in passato era effettuato con operazioni specifiche. Mentre oggi l’INPS assegna l’importo spettante ai beneficiari in automatico.

Da questa modifica il ricalcolo della somma spettante e il pagamento dei primi arretrati ad aprile, per le somme che sono state valutate in precedenza. Nel dettaglio la modifica riguarda le persone impegnate in carichi di cura all’interno della famiglia, in precedenza non conteggiate nella scala di equivalenza necessaria per il calcolo dell’Assegno. Ora sono invece inserite nell’operazione, con un aumento del beneficio per la famiglia.
Il soggetto con carichi di cura deve avere un figlio di età minore ai tre anni, oppure tre figli minori o assistere un familiare disabile grave o non autosufficiente. Alla persona con carichi di cura l’INPS assegna un coefficiente di 0,40 nella scala di equivalenza, che corrisponde a un incremento del 40% dell’Assegno che in alcuni casi può portare la somma massima percepibile da 500 a 700 euro.
Come detto in passato il riconoscimento dei carichi di cura avveniva dopo una specifica richiesta dell’interessato. Ora l’INPS li verifica in automatico e li versa d’ufficio. Il ricalcolo riguarda anche le somme erogate nel 2024 e quindi comporta il pagamento degli arretrati. In parte queste somme sono già arrivate a molti beneficiari con la ricarica del mese scorso.
Ora circa alla metà del mese sono previsti i restanti pagamenti per chi ancora non li ha ricevuti. Una buona notizia vita l’importo degli arretrati che può corrispondere a centinaia di euro. Non resta che controllare il proprio Fascicolo previdenziale e verificare la somma pagata.