L?estate 2025 si avvicina, se si vuoel fare uan scelta giusta si dovrebbero acquistare costumi di cinque marchi ben precisi, ecco il motivo per molti impensabile.
L’estate 2025 è ormai sempre più vicina, per questo sono in tanti a essersi organizzati su come poter trascorrere un periodo di vacanza e ritemprarsi nella mente e nello spirito. Questa può essere l’occasione anche per abbronzarsi, ben sapendo come la vitamina D possa fare bene anche al nostro organismo, oltre che all’umore, per questo non possono certamente mancare in valigia i costumi (in genere se ne acquista più di uno così da avere il ricambio).

In casi simili c’è chi tende a seguire le mode, per questo fa il possibile per acquistare qualcosa che sia di tendenza e che spinga chi si trova nello stesso posto ad ammirare il look. Altri, invece, non badano particolarmente a questo aspetto e puntano soprattutto sulla comodità. In realtà, se si vuole fare la scelta giusta sarebbe bene concentrarsi su cinque marchi per un motivo di cui forse non tutti sono a conoscenza.
I marchi di costumi migliori per l’estate 2025
Pensare che ci siano dei marchi di costumi migliori di altri da acquistare per l’estate 2025 può sembrare strano, invece è quello che ognuno di noi dovrebbe fare se è in cerca dell’attrezzatura migliore per la prossima vacanza. E invece sarebbe davvero venuto il momento di fare uno shopping consapevole, puntando su quei brand che sono considerati etici perché non sono in grado di danneggiare il pianeta, cosa da cui non possiamo ormai transigere in ogni ambito.
Se si agisce in questo modo si avrà la garanzia di avere un prodotto di qualità (si tratta di aziende all’avanguardia), ma allo stesso tempo di avere un indumento realizzato con materiali riciclati o a basso impatto ambientale, provenienti da filiere trasparenti e locali. Chi lavora in questo modo fa qualcosa di tangibile contro l’inquinamento degli oceani, oltre a garantire condizioni rispettose per i suoi lavoratori. Nell’armadio ci sarà qualcosa che potrà durare nel tempo, essendo resistente a a sole, cloro e salsedine, per questo tra un anno non sarà necessario fare un altro giro per i negozi. Vediamo quindi quali sono le imprese che hanno scelto di muoversi seguendo questo principio.

Viel Collection. Fondato da Veronica Fusco, stilista giovanissima (è nata nel 1994), che mette sul mercato costumi artigianali e made in Italy, pensati per far sentire bene chi li indossa. Ci sono quindi modelli di vario tipo, che permettono di essere alla moda, ma senza rinunciare alla comodità. Tutti i costumi sono realizzati artigianalmente nel Sud Italia con tessuti e filati sostenibili, come ECONYL, OEKO-TEX, GRS e GOTS, che garantiscono massimo rispetto nei confronti dell’ambiente. Non manca l’attenzione all’inclusività che permette di vestire ogni tipo di fisico.
Kampos. Nato in Sardegna, dove realizza prodotti artigianali con materiali 100% riciclati, come bottiglie di plastica, reti da pesca abbandonate e nylon rigenerato. Avere la possibilità di produrre a livello locale consente di raggiungere due obiettivi, la sostenibilità appunto, e costi ridotti per il trasporto. Si punta su modelli adatti per uomo, donna e bambino, in stile classico, con tessuti che si asciugano in pochi minuti.
SOLOBLU – Italian Beach Couture. Azienda fondata a Milano da due sorelle, che uniscono rispetto per l’ambiente e Made in Italy. Tutti i modelli sono realizzati con materiali innovativi ed ecosostenibili, come nylon rigenerato proveniente da reti da pesca e scarti di plastica, cosa che consente di rispettare i mari. Alcuni di questi capi sono inoltre versatili e possono essere indossati in ogni momento della giornata.
Seay. Tutti i suoi prodotti sono realizzati con materiali riciclati e certificati, come il filo ECONYL rigenerato da rifiuti plastici. La resistenza è assicurata, specialmente per la sua linea Active, adatta anche a chi pratica sport acquatici. La filiera è corta ed etica, con una produzione che si distingue per la Product ID Card, una vera e propria carta d’identità digitale online per ogni capo. Si riesce in questo modo a scoprire ogni aspetto, percentuale di fibre riciclate, luogo di produzione, certificazioni, grado di riciclabilità del costume stesso, tipo di packaging (sempre ecologico), materiali usati e consigli per la manutenzione. Non si può inoltre non sottolineare un altro tratto caratteristico dell’azienda, il modelloRE3, che rientra in un’economia circolare per promuovere il riutilizzo e il riciclo dei capi usati. Se si restituiscono vecchi costumi si ha inoltre uno sconto del 20%, così da permettere di riutilizzare quel materiale.

UND. Brand fondato dalle donne per le donne, con costumi inclusivi e sostenibili, in grado di adattarsi a ogni corpo senza alcuna costrizione. Alcuni sono reversibili, per questo possono essere utilizzati anche come biancheria intima, così da permettere ai clienti di risparmiare. Tra i principi cardine c’è lo slow fashion, per questo di ogni modello non vengono realizzati più di tre capi, cosa che li rende quasi esclusivi e permette di acquistare in modo consapevole.
Insomma, scelto uno di questi può ufficialmente iniziare l’estate 2025.