Quella degli orologi, si sa, è una moda che non tramonta mai, perché rappresenta un punto fermo, uno stile di vita prima ancora che un modo per essere di tendenza. Anno che vai, tendenza che trovi, non sembra essere una frase adatta a questo settore, che va oltre e che segue quelli che sono i gusti e le esigenze di chi gli orologi li indossa.

Dopo un momento di stop nel mondo dei ragazzi, gli accessori tornano di tendenza sui loro polsi. Ad essere più gettonati sono gli orologi Swatch, che oggi oltre alla tradizionale plastica si possono trovare anche in acciaio, in alluminio e in silicone. Del resto, anche l’azienda svizzera diventata celebre negli anni 80-90 quando tutti avevano uno Swatch al polso, si è adeguata ai cambiamenti della società e della moda che richiede un’ampia scelta sia di modelli che di materiali.

Gli orologi Swatch per ragazzi rappresentano un simbolo, uno di quegli accessori che non possono mancare in un outfit, sportivo e casual, ma anche più formale. Tutto dipende da quello che si sceglie, questo è chiaro. Ed è proprio questo il motivo principale per cui sono ancora i più amati tra i ragazzi.

Un po’ di storia

Il primo modello di Swatch fu lanciato sul mercato nel marzo 1983, insieme all’orologio fu introdotto un nuovo concetto, sicuramente più casual, divertente ed economico rispetto a tutti i modelli che si potevano trovare in commercio fino a quel momento.

Nei primi tre anni di produzione vennero venduti oltre 20 milioni di pezzi, nel 1988 oltre 50 milioni e nel 1991 venne raggiunto il traguardo di oltre 100 milioni. Ed è così che questo orologio si è guadagnato il ruolo di protagonista indiscusso degli anni 80-90, anni in cui era difficile trovare un ragazzo che non ne avesse almeno uno. Gli orologi Swatch diventarono una vera e propria moda alla quale nessuno sapeva rinunciare, grazie anche al loro prezzo contenuto.

Il significato del nome sembra voler proprio sottolineare il nuovo modo di pensare la moda degli orologi. Come ha spiegato Nicolas Hayek, patron dello Swatch Group, il vero significato deriva dalle parole second e watch, e non da Swiss (come Svizzera) e watch.

I dati sulle vendite

Secondo i dati elaborati da GfK per Assorologi, il mercato italiano degli orologi da polso nel 2018 vale circa 1,4 miliardi di euro pari a 6,5 milioni di pezzi venduti.

Tra tutti i canali, quello delle gioiellerie mostra ancora difficoltà, il segno è di nuovo negativo.  Queste, infatti, continuano a perdere quote di mercato, con il 44,5% delle vendite a quantità rispetto al 46% dell’anno precedente e il 48% a valore contro il 50% del 2017.

A mantenere il primato è internet, grazie soprattutto agli acquisti dei ragazzi e degli utenti esperti del mezzo. Questo canale a volume muove un terzo dell’intero mercato degli orologi da polso. Precisamente lo fa con il 29,4% contro il 28,2% dell’anno precedente. Rallenta, invece, la forte crescita a valore che era stata segnalata nel 2017: oggi si parla di 21,1% rispetto al 23,5% dell’anno precedente.